"La più elementare manifestazione della fantasia nasce, forse, dal capovolgimento di una situazione, dall'uso dei contrari, degli opposti, dei complementari". Bruno Munari
Una formula matematica ha ispirato il metodo di lavoro che sta alla base delle mie attività: essa racchiude in sè la compresenza di un elemento costante e di un elemento variabile, entrambi ugualmente necessari alla soluzione del problema. Mi piace semplificare ogni argomento sul quale mi trovi a progettare in questo modo, utilizzando le costanti come base acquisita del processo creativo, le variabili come sfida alla ricerca continua e, mai scontata, della soluzione alla richiesta che , di volta in volta, sono chiamata a soddisfare. Una costante che connota progetti e laboratori è quella dell'utilizzo di scarti di lavorazione, di materiali di fine serie, di stock rimasti inutilizzati nei magazzini di aziende, negozi, cantieri, di oggetti obsoleti o resi tali dal mancato corretto utilizzo, da campionari di tessuti, di minuterie di carta da parati. La variabile è l'ambito, è il bisogno da soddisfare, l'utilizzo richiesto, è il tempo, la durata, la tecnica di realizzazione. Le attività proposte si sviluppano nella convinzione che integrando tali ambiti si possano ottenere risultati volti alla libertà creativa nella consapevolezza che solo la successiva fase di progetto possa esaltare tale momento di scoperta.